Choose another country or region to see content specific to your location.

Il percorso verso la misurazione smart in Australia

di Phil James

Il settore elettrico in Australia è stato oggetto di riforme microeconomiche tuttora in corso fin dalla metà degli anni ’90 del secolo scorso, passando da regimi regolamentari dei singoli stati a una struttura nazionale ampiamente integrata.

Il Mercato Nazionale dell’Elettricità (NEM) è cominciato formalmente nel 1998 e opera sul sistema elettrico interconnesso più grande del mondo, che fa fronte in modo continuo alla domanda di più di 8 milioni di consumatori di elettricità. Il NEM è un mercato all’ingrosso per l’energia, con picchi netti di domanda in conseguenza delle condizioni meteorologiche e margini relativamente bassi di impianti di riserva previsti. Queste caratteristiche sono particolarmente rilevanti nelle regioni di Victoria e Australia Meridionale del NEM, che hanno le curve di durata di carico tra le peggiori al mondo. Per queste ragioni, miglioramenti strutturali e delle politiche nell’efficienza del mercato all’ingrosso sono di particolare importanza.

Questo secondo articolo riguarda la misurazione smart in Australia, e si concentra sul programma per l’infrastruttura di misurazione avanzata (AMI) dello stato di Victoria. Il programma AMI è il primo per l’adozione su larga scala di contatori smart in Australia.

VICTORIA AL COMANDO
Nell’ultimo anno del ventesimo secolo, l’ente regolatore per l’energia del Victoria prefigurava una decisione che avrebbe avuto profonde conseguenze per il settore elettrico di tutta l’Australia.

Quando ha pubblicato la Revisione dei Prezzi per la Distribuzione dell’Elettricità del 2001-2005 (EDPR), l’Ufficio del Regolatore Generale (ORG) ha indicato che era preparato a considerare la richiesta di contatori a intervalli per clienti domestici e piccole imprese se i benefici della misurazione a intervalli avessero giustificato il costo aggiuntivo.

L’organizzazione che ha seguito ORG, la Commissione per i Servizi Essenziali (ESC) dello stato di Victoria ha emesso una decisione finale per la loro installazione obbligatoria nel 2004. Lo stato di Victoria ha avuto ancora una volta un ruolo guida nelle riforme normative.

L’ESC ha concluso che l’adozione mirata di contatori a intervalli avrebbe migliorato la competitività e l’efficienza del mercato dell’elettricità nello stato di Victoria e pertanto contribuito a benefici economici netti nel futuro per i consumatori di elettricità e per l’economia in generale. Ha anche deciso di istituire un programma di installazione obbligatorio graduale, con inizio nel 2006, che avrebbe significato:

  • nei sette anni fino al 2013, fino a un milione di grandi clienti e clienti con riscaldamento elettrico dell’acqua avrebbero ricevuto l’aggiornamento dal contatore ad accumulazione al contatore a intervalli, e
  • Nel lungo periodo, qualora fosse stata necessaria l’installazione di un nuovo contatore o la sostituzione di uno vecchio, i rimanenti 1,3 milioni di contatori sarebbero stati aggiornati.

Per la decisione finale da parte dell’ESC ha avuto un’importanza fondamentale il fatto di avere stabilito che i segnali di prezzo che riflettevano i costi dell’utilizzo dell’elettricità erano un prerequisito essenziale per i consumatori e per l’economia in generale per realizzare i benefici potenziali delle riforme politiche e strutturali dell’industria elettrica. Ha considerato che le risposte degli utenti dell’elettricità prezzi che rispecchiano i costi dovrebbero contribuire alla riduzione della volatilità dei prezzi dell’energia riducendo i picchi nel profilo di carico dell’elettricità, migliorando l’equilibrio tra fornitura e domanda

nel mercato all’ingrosso, e abbassando il costo dell’energia ritardando gli investimenti in nuove infrastrutture per la soddisfazione della domanda.

Nella bozza di rapporto, l’ESC aveva sollevato la questione chiedendosi se avrebbe dovuto giocare un ruolo attivo nel dirigere o rendere obbligatoria l’adozione. A suo parere il mercato non avrebbe necessariamente portato miglioramenti economici, sociali o ambientali in tutte le situazioni.’

Infine, l’ESC ha concluso che l’adozione dei contatori a intervalli (IMRO) era necessaria per ottenere sia il prezzi che rispecchiassero i costi sia la piattaforma tecnologica necessaria per ottenere i potenziali benefici economici e sociali. Ha anche determinato che i singoli decisori (venditori al dettaglio, distributore e consumatore) non avrebbero avuto l’incentivo necessario per intraprendere il programma per conto proprio.

Sulla base di queste considerazioni, l’ESC ha deciso che l’intervento normativo era appropriato e ha deliberato l’implementazione della decisione, attraverso l’EDPR del 2006, pertanto i distributori di elettricità dello stato di Victoria possono cominciare il programma IMRO nel 2006, come programmato.

IMRO LASCIA STRADA AD AMI
Sotto il programma IMRO, l’ESC non richiedeva l’uso di contatori a intervalli con capacità di comunicazione. Questo non ha impedito l’inclusione di dispositivi dotati di funzioni di comunicazione e potrebbe semplicemente essere stato un approccio pragmatico all’implementazione. In quel tempo, una deroga alle Norme Elettriche Nazionali manteneva solamente il monopolio delle aziende di distribuzione sui servizi di fornitura dei contatori e dei dati dei contatori in relazione ai contatori che non avevano capacità di comunicazione da remoto. Sebbene questa sia una supposizione, è probabile che l’ESC abbia visto benefici nell’essere in grado di mettere in atto il programma IMRO più velocemente ed efficientemente se i distributori avessero mantenuto il monopolio sulla fornitura dei contatori. L’ESC possedeva già tutti i necessari poteri legislativi per istituire un IMRO obbligatorio gestito dal distributore.

È chiaro che i venditori al dettaglio di energia hanno mostrato poco interesse in qualunque tipo di programma IMRO su larga scala.

Nonostante ci fosse un interesse del mercato nel progetto IMRO, c’era anche una certa preoccupazione che la mancanza di capacità di comunicazione obbligatoria avrebbe potuto risultare nella perdita di benefici futuri potenziali sostanziali se non fossero stati affrontati. Nel 2005, in risposta a queste preoccupazioni, il governo dello stato di Victoria ha commissionato CRA International la revisione del programma 1010 per determinare se
avrebbe avuto un bilancio positivo costi-benefici l’aggiunta delle capacità di comunicazione ai contatori che continuava a essere svolta in accordo con il programma IMRO, o l’aggiunta di capacità di comunicazione e accelerazione del programma in modo che tutti i contatori sarebbero stati convertiti in contatori IMRO con comunicazioni entro quattro anni dal 2009 al 2012 incluso.

La revisione di CRA era piuttosto completa e raccomandava una serie di variazioni al programma IMRO, la prima delle quali era l’aggiunta della comunicazione bidirezionale utilizzando reti private piuttosto che pubbliche. Si raccomandava anche una maggiore armonizzazione degli standard nelle diverse aree di distribuzione e di ritardare l’inizio dell’IMRO programmato, sia per permettere l’esecuzione dei lavori richiesti che per evitare ulteriori lavori nel caso in cui i contatori fossero stati adottati con troppo anticipo senza capacità di comunicazione. Infine,

ha raccomandato di accelerare il programma per ridurre l’implementazione dei costi e aumentare i benefici del programma.

Per dimostrare fino a che punto lo stato di Victoria stava guidando lo sforzo nazionale delle riforme, ci sarebbero voluti altri due anni (aprile 2007) prima che il Consiglio dei Governi Australiani si impegnassero per l’adozione a livello nazionale dei contatori smart e un altro anno (giugno 2008) prima che il Consiglio Ministeriale sull’Energia (MCE) determinasse che un’adozione nazionale accelerata dei contatori smart avrebbe massimizzato i benefici economici e sociali.

Ci sono stati ulteriori cambiamenti durante questo periodo. Alla fine del 2007, l’MCE ha stabilito uno standard minimo nazionale di funzionalità per i contatori smart che è stato adottato dallo stato di Victoria. Con le modifiche aggiuntive raccomandate dalla revisione CRA approvate dal governo dello stato, era nato il programma AMI e IMO era stato superato.

Nel suo Articolo sulle Decisioni riguardo i Contatori Smart del 2008 l’MCE ha notato che lo stato di Victoria ha già preso l’impegno legislativo di adottare i contatori smart e che questo programma è già pienamente in corso. MCE sostiene questa iniziativa all’interno del programma di adozione nazionale e nota i benefici di una giurisdizione guida. Lo stato di Victoria ha stabilito di lavorare con altre giurisdizioni per lo sviluppo del quadro nazionale per sostenere un modello aziendale condiviso coerente per le disposizioni NEM e i venditori al dettaglio. MCE nota che lo stato di Victoria può procedere con l’approvvigionamento dei contatori sulla base delle specifiche esistenti”.

Entro la fine del 2008, era probabile che lo stato di Victoria sarebbe stata la prima giurisdizione al mondo a intraprendere un programma di contatori smart che utilizzasse capacità di comunicazione e una rete domestica.

Ma, come c’era da aspettarsi, ci sono stati altri cambiamenti, questa volta nella forma dell’Auditor Generale dello stato di Victoria.

INIZI PROBLEMATICI
Lo stato di Victoria è frammentato in cinque regioni separate per la distribuzione dell’elettricità, ma a causa della cooperazione delle parti coinvolte, ci sono solo tre zone per i contatori smart. Due di queste tre utilizzano una tecnologia di comunicazioni radio di rete proprietaria sviluppata da Silver Spring Networks e la terza utilizza WiMax. I distributori dotati della soluzione Silver Spring hanno cominciato la loro adozione in anticipo ed entro la fine del 2009 avevano installato circa 10.000 contatori nell’hinterland di Melbourne.

Circa 2,5 milioni di contatori smart verranno installati entro il termine del completamento del programma nel 2013 e il programma è impegnativo. Gli obiettivi che è necessario raggiungere in ciascun anno del progetto sono:

  • 5% (125.000) entro giugno 2010
  • 25% (625.000) entro giugno 2011
  • 60% (1,5 milioni) entro giugno 2012
  • 95% (2,375 milioni) entro giugno 2013, e
  • 100% (2,5 milioni) entro dicembre 2013.

In novembre 2009, l’Auditor Generale dello Stato di Victoria (VA-G) ha emesso un rapporto intitolato ’Verso una rete smart’ – l’adozione di un’Infrastruttura di Misurazione Avanzata, che è stata molto critica con la governance e la gestione del programma. I risultati fondamentali erano relativi alla governance, alla gestione del programma e alla mancanza di informazione per il consumatore.

Inizialmente il governo ha respinto le critiche, ma nel marzo del 2010 il ministro dell’energia ha annunciato una revisione del programma e deciso una moratoria indefinita sull’introduzione delle tariffe che rispecchiano i costi, a seguito di pressioni da parte di alcune organizzazioni di consumatori.

Sia il rapporto dell’Auditor Generale che le azioni successive del ministro gettano un’ombra sul programma che, fino a quel momento, stava procedendo a pieno regime. Quando il ministro ha fatto il suo annuncio, nel marzo del 2010, erano stati già installati ed erano funzionanti circa 100.000 contatori nello stato di Victoria.

Le elezioni di stato erano in programma per il novembre 2010. Il governo in carica era stato al potere per 11 anni nello stato di Victoria e, all’inizio del 2010, si stata occupando della scarsa percezione da parte del pubblico di una serie di grandi progetti infrastrutturali. Tra questi c’erano due progetti di elevato profilo: un impianto di desalinizzazione per fare fronte alle condizioni di siccità nello stato e la sostituzione del sistema datato di emissione di biglietti per il trasporto nello stato di Victoria.

Entrambi i progetti erano controversi ed erano stati afflitti dal superamento dei costi e dei tempi stabiliti. Sulla spinta del rapporto dell’Auditor-Generale e da un’opposizione molto attiva, il programma AMI è diventato il terzo progetto problematico nella mente del pubblico.

Poi è avvenuto il cambiamento di governo nello stato di Victoria.

QUALE NUOVA DIREZIONE?
Il nuovo premier ha promesso una revisione completa di tutti i progetti controversi, compreso il progetto AMI. Al momento della redazione di questo articolo, la moratoria delle tariffe basate su fasce orarie (TOU) è ancora attiva e per il programma si prospetta un futuro incerto mentre un nuovo ministro valuta le opzioni. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, l’installazione di nuovi contatori continua senza sosta e il lavoro dei distributori è ampiamente nei termini stabiliti, se non in anticipo.

Date le critiche al programma su una serie di aspetti, in particolare i benefici, lascia quantomeno perplessi che non siano stati fatti maggiori sforzi per sviluppare e realizzare benefici tangibili per gli ’utenti precoci’ (early adopter). Il più ovvio di questi sono tariffe che premino i consumatori che possono spostare i carichi e dispositivi che sfruttino la ricchezza delle informazioni sul consumo disponibili dai contatori a intervalli.

La vera base del programma è la fornitura di prezzi che riflettano i costi che produrrà un cambio di comportamento. La moratoria sulle tariffe IOU imposte dal distributore può avere placato gli attivisti delle organizzazioni di consumatori durante la corsa alle elezioni di stato, ma fintantoché rimarrà in piedi i consumatori non beneficeranno dei risultati che erano gli obiettivi più ampi del programma.

Sulla seconda questione, ci sono già diversi dispositivi con schermo in casa, di alta qualità e poco costosi disponibili nel mercato australiano che sono abilitati alla comunicazione con i contatori AMI. Questi dispositivi possono fornire informazioni sul consumo, il costo, l’anidride carbonica, quasi in tempo reale e sono il modo ideale tramite il quale i consumatori possono ottenere benefici tangibili dal programma AMI dal momento in cui viene installato loro un contatore.

Sebbene con il passare del tempo saranno disponibili sistemi di controllo degli elettrodomestici più sofisticati che funzionano all’interno della rete domestica, lo schermo in casa è un semplice punto di partenza e un modo dimostrabile con il quale i consumatori possono trarre beneficio.

È comprensibile che per tutta la sua storia decennale, ci si sia concentrati sugli aspetti normativi, tecnici e ora operativi, ma è veramente ora di cominciare a concentrarsi sul consumatore.

E con questo in mente, nonostante l’apparente mancanza di attenzione su questo punto, è opportuno ora coinvolgere i venditori di energia al dettaglio.

Dopo tutto, sono loro che “possiedono” il consumatore, giusto?